Colombi (Peugeot 207 S2000) primo leader

07 Febbraio 2016

COMUNICATO STAMPA N.8
Pioggia e nebbia sulla 3^ edizione della Ronde della Val Merula, le cui battute iniziali hanno fatto registrare diverse sorprese. Il primo passaggio sulla prova speciale "Madonna
della Guardia" ha visto, infatti, il successo della Peugeot 207 S2000 di Marco Colombi e Angelica Rivoir che, con uno scratch di 10’06”5, hanno preceduto la Mini Countryman Wrc
di Alessandro Gino – Marco Ravera di 31”6, la Skoda Fabia S2000 di Gianluca Tavelli – Nicolò Cottellero di 41”, la Ford Fiesta Wrc di Simone Miele e Silvia Spinetta di 45”3, la
Mitsubishi Lancer Evo IX di Flavio Tarantino e Luciano Campanella, primi di gruppo N, di 58”2 e la Ford Fiesta R5 di Jacopo Araldo e Lorena Boero di 1’00”4.
La prova speciale è stata fatale alla Skoda Fabia S2000 di Renzo e Alice Grossi, che si sono fermati per un guasto meccanico, e alla Subaru Impreza R4 di Silvio Leporace e Igor
Olivieri, che ha addirittura preso fuoco: conseguentemente, la prova è stata sospesa.

Prima ancora dell’arrivo dei pompieri, che hanno poi provveduto alla pulizia della sede stradale, è intervenuta subito l’unità di decarcerazione che, però, non ha potuto evitare
che la vettura andasse completamente distrutta. L’equipaggio non ha riportato conseguenze e tutti gli altri concorrenti, a cui è stato assegnato il tempo imposto, hanno
invertito la marcia per rientrare al riordino ed al parco assistenza.

Queste le impressioni di alcuni concorrenti raccolte al primo riordino.
Gino: “Colombi è andato forte. Per i primi 5 km ho avuto più problemi per la nebbia che per la pioggia. Se dovesse piovere di più, con queste gomme ci sarebbero dei problemi”.
Miele: “Un disastro con queste gomme”.
Araldo “Abbiamo provato ad andare senza bang per conoscere di più la vettura ma ciò limita notevolmente la potenza”.
Colombi: “Pensavo di averle prese e invece… Nella prima parte, con queste gomme, la vettura era inguidabile. Terminata la nebbia abbiamo messo un bel passo che abbiamo
mantenuto sino alla fine”.
Borgogno: “Ci siamo girati e si è staccata la marmitta. Abbiamo avuto difficoltà con l'interfono in quanto il navigatore stava respirando i gas di scarico”.
Marchetti: “Abbiamo fatto 20 metri di acquaplaning, poi ho alzato un pò il piede… Difficile con queste gomme”.
Roggero: “Abbiamo sofferto la nebbia nella prima parte”.


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